
FAQ
Rispondiamo alle tue domande
Benvenuti nella sezione dedicata alle domande più comuni riguardanti l’installazione e la manutenzione degli impianti termici.
Vogliamo fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno per mantenere la vostra casa confortevole e sicura.
Se non trovate la risposta alla vostra domanda o avete bisogno di ulteriori dettagli, non esitate a contattarci direttamente. Il nostro team è a vostra disposizione per offrire consulenza personalizzata e assistenza tecnica.
I ripartitori di calore sono dei contabilizzatori. Tramite delle sonde interne monitorano e contabilizzano il calore emesso dai radiatori, quantificando il consumo effettivo di ogni termosifone.
Sono alimentati da una batteria integrata (che ha una durata di circa 10 anni) funzionando quindi in maniera del tutto indipendente non essendo collegati alla corrente.
La valvola termostatica serve a regolare la temperatura del corpo scaldante sul quale è applicata, agendo sulla portata d'acqua che lo attraversa.
L'otturatore della valvola, ovvero il componente mobile che modifica il passaggio dell’acqua fino a chiuderla o aprila totalmente, è comandato dalla dilatazione del liquido contenuto nella testina/sensore.
I valori di lettura di un ripartitore di calore non sempre forniscono informazioni sui costi di riscaldamento effettivi sostenuti.
Nel caso di riscaldamento centralizzato, la rendicontazione è suddivisa tra quota fissa e quota variabile.
La percentuale della quota fissa, viene determinata sulla base del progetto UNI 10200 (laddove presente) oppure determinata in sede di assemblea condominiale. La quota variabile, invece viene ripartita in base ai consumi rilevati dai ripartitori di calore posti sui corpi scaldanti.
La quota fissa deve essere sempre pagata dal condominio anche in assenza di consumi.
Qualora non siano economicamente sostenibili le installazioni di sistemi di ripartizione dei consumi, deve essere predisposta una relazione redatta da un professionista abilitato, che certifichi la anti-economicità della suddetta installazione.
Per poter risparmiare, si può agire sulla sola quota variabile. Come?
Esiste una vasta serie di accorgimenti da poter prendere in considerazione per risparmiare sui costi di riscaldamento.
- Manovrando correttamente le valvole termostatiche evitando di chiudere ed aprire continuamente le stesse.
- Fare in modo che le valvole termostatiche siano installate in modo tale da non essere influenzate da fonti di calore esterne (apporti gratuiti esempio sole, elettrodomestici, climatizzatori, stufe elettriche ecc..) evitando altresì installazioni tali che inficerebbero sulla rilevazione della temperatura ambiente (copricaloriferi, panni para polvere, mensole, tendoni, arredi ecc..)
- Mantenendo più possibile la temperatura ambiente costante durante il funzionamento dell’impianto.
Controllate la temperatura delle stanze.
- Di notte oppure quando non siete a casa, abbassate la temperatura dei vostri radiatori.
- Non lasciate mai raffreddare del tutto le stanze poiché scaldarle nuovamente da principio, costa più energia e di conseguenza più soldi.
- Soprattutto nelle notti fredde, chiudete serrande, battenti e tende per evitare che il caldo fuoriesca all’esterno.
- Ridurre la temperatura dell’ambiente di 1 °C fa risparmiare circa il 6% sui costi di riscaldamento.
Lasciate “respirare” i vostri radiatori.
- Evitate di coprire i radiatori con mobili o tende.
- Evitate anche di asciugare i panni sui radiatori.
- Quando necessario, fate fuoriuscire l’aria dai radiatori.
Chiudete le porte delle stanze.
- Questo vale soprattutto per porte tra stanze scaldate di più e quelle scaldate meno.
- Questo sistema previene anche la formazione di muffe.
Una corretta aerazione fa risparmiare sui costi di riscaldamento.
- Due volte giorno, aprite tutte le finestre per almeno 10 minuti. Un’areazione del locale solo per un breve periodo ma con un ampio scambio, anziché costante, comporta un considerevole risparmio di energia.
- Non dimenticate di spegnere il riscaldamento prima di questa procedura!
Come limitare effettivamente il consumo dell’acqua?
- Utilizzate rubinetterie ed elettrodomestici a risparmio idrico.
- Chiudete sempre bene i rubinetti.
- Fare la doccia consuma meno acqua che fare il bagno.
Ogni ripartitore è dotato di un sigillo di sicurezza. Nel caso in cui si provi a manometterlo o rimuoverlo, il ripartitore registrerà e terrà in memoria la data di manomissione trasmettendola sotto forma di allarme durante lo scarico dati.
Al fine della massima trasparenza tutti i ripartitori si azzerano annualmente a una data prestabilita e devono avere come valore di partenza una lettura nulla.
Di norma questa problematica, è dovuta a due cause.
Una prima causa è data dall'accumulo di sporcizia e fanghi nella parte inferiore del calorifero. Il fango è una sostanza densa e pesante. Pertanto, affonda e si deposita sul fondo del termosifone. Ciò comporta un problema di circolo dell'acqua, che non è in grado di muoversi in modo efficiente intorno all'intero radiatore. Questo è il motivo per cui avvertirai zone fredde lungo il fondo
Una seconda causa può essere che la valvola termostatica è impostata su un valore basso e pertanto la portata dell’acqua che entra è molto bassa e non riesce a scaldare tutto il radiatore ma solo la zona sovrastante. Tale fenomeno è più evidente nei periodi particolarmente caldi della stagione termica (esempio ottobre e/o aprile).
Se il radiatore rimane caldo anche con la valvola chiusa abbiamo dei problemi di chiusura dell’otturatore o di funzionamento della valvola. Nel caso di termosifone sempre caldo con valvola termostatica chiusa si rende necessario l’intervento di un tecnico che valuti la situazione. Bisognerà capire se è rotta e quindi si renderà necessario sostituire la valvola del termosifone oppure se è sufficiente smontarla e sistemarla sbloccandola.
La causa solitamente è da ricercare nella sporcizia accumulata nelle tubazioni, che non fa scorrere in maniera adeguata l’otturatore nella sua sede. Poiché la sede può risultare sporca, l’inconveniente si può ripresentare a distanza di tempo benchè l’intervento del tecnico sia stato corretto.
Le soluzioni sono diverse, una più invasiva che consisterebbe nella sostituzione dell’otturatore, ed una più drastica ma sicuramente più efficiente sarebbe la pulizia dell’impianto con lavaggi ed installazione defangatore.
Nel caso in cui il vostro dispositivo fosse danneggiato o difettoso, dovrete rivolgervi al vostro amministratore condominiale comunicando il malfunzionamento. Lui potrà interpellare un eventuale centro di assistenza o installatore per richiedere la sostituzione del dispositivo. I fornitori delle apparecchiature sono specializzati nella produzione di tecnologie di misurazione. Per garantire la vostra privacy, i fornitori non hanno alcun accesso visuale all’unità abitativa. L’ amministratore condominiale è sempre la persona giusta a cui rivolgersi in caso di problemi di entità tecnica.
Tutti i dispositivi QUNDIS, effettuano un autocontrollo ogni 4 minuti. Nel caso in cui il test riscontrasse anomalie, sul display verrà visualizzato il messaggio “Error”. In questo caso, Si prega di segnalare il malfunzionamento all’amministratore condominiale.
La corretta installazione dei ripartitori dipende da una moltitudine di fattori, quali ad esempio, il tipo di radiatori utilizzati, la potenza di riscaldamento, la lunghezza d’ingombro e molti altri fattori; può essere dunque determinata solamente da un esperto in materia. Sarà cura del personale tecnico nominato dall’amministratore condominiale controllare che i dispositivi siano installati correttamente.
La lettura e la manutenzione dei ripartitori di calore, normalmente viene eseguita dal fornitore di tali servizi.
L’installazione dei ripartitori di calore è un obbligo introdotto dal D. Lgs 73/2020. Il conteggio finale basato sui consumi contribuisce notevolmente ad un consumo responsabile dell’energia e dell’acqua e dunque alla protezione del clima e dell’ambiente. Le indagini condotte a riguardo, hanno rilevato che grazie alla presenza dei misuratori, è possibile risparmiare tra il 15% e il 20% delle spese energetiche. Solamente quando il consumo viene misurato tendiamo ad economizzare veramente l’utilizzo delle risorse a nostra disposizione. Ripartizioni forfettarie, al contrario, incentivano lo spreco.
No, non vi è la possibilità di sostituire le batterie. Una volta esaurita la batteria è sempre necessario sostituire l’intero dispositivo.
È compito del proprietario dell’immobile verificare la corretta funzionalità delle apparecchiature. Nel caso di anomalie a seguito di relativa segnalazione prima di procedere all’eventuale sostituzione, un adeguato controllo di funzionalità e durata verrà eseguito anche dalle società di servizi che si occupano delle letture nei vari periodi dell’anno. I ripartitori di calore non sottostanno all’obbligo di taratura; Non misurano un consumo fisico, rilevano solamente una quantità relativa del consumo totale, e normalmente vengono sostituiti quando le batterie, che in media hanno una durata di corca 10 anni, si esauriscono.
I ripartitori elettronici e i contatori dell’acqua e di calore visualizzano il valore di consumo sul proprio display digitale. Tali dispositivi sono programmati in modo tale da memorizzare il consumo annuale nel preciso giorno di riferimento (per es. il 31.12). I ripartitori muniti di radiotrasmettitori invece, possono essere letti dal fornitore di servizi di misurazione. È comunque sempre possibile visualizzare i valori sul display dei dispositivi. Nei contatori dell’acqua meccanici, al contrario, il consumo viene rilevato sull’apparecchio tramite un contatore a rulli.
Consigliamo di effettuare una lettura di controllo dei vostri misuratori una volta ricevuto il conteggio dei costi ausiliari; In questo modo è possibile escludere a priori gli errori di misurazione durante il trasferimento dei dati. Letture errate sono comunque assai rare, questo perché sui vari dispositivi sono integrati una serie importante di meccanismi di sicurezza (es. numeri di verifica o avvisi di errore). Tali meccanismi permettono di riconoscere velocemente valori plausibili oppure eventuali malfunzionamenti. I misuratori elettronici inoltre memorizzano fino a 15 valori mensili, sarà dunque possibile effettuare una nuova lettura anche molti mesi dopo.